Dopo il “Flop” degli Ecobonus 2022 e 2023, che hanno visto protagonisti ecobonus su veicoli termici ecologici esauriti in poche settimane e incentivi sulle vetture elettriche e plug in stanzianti ma spesi solo in parte; il Governo si presta a rimodulare i bonus per il 2024 cercando di “ingolosire” le vetture elettriche diminuendo la spesa per l’acquisto o il noleggio.
Salvo improbabili sorprese dell’ultim’ora, improbabili perché il governo modificherà la norma sui contributi statali solo dopo l’accordo con Stellantis sulla produzione in Italia, l’iniziativa stabilita nel 2022 dal governo Draghi e leggermente rimodulata l’anno scorso ha previsto, per il 2024, una dote complessiva di 570 milioni di euro, 5 milioni in meno del 2023.
CONFERMATI TUTTI I CONTRIBUTI
Ma mentre varieranno leggermente i fondi a disposizione, tutto il resto dell’impalcatura incentivi è al momento confermato. In particolare, i contributi vanno, a seconda delle situazioni, da 2 mila a 5 mila euro in base al seguente schema:
0-20 g/km: 3 mila euro senza rottamazione; 5 mila con rottamazione;
21-60 g/km: 2 mila euro senza rottamazione; 4 mila con rottamazione;
61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2 mila con rottamazione.
Alla prima fascia appartengono, attualmente, solo auto elettriche; alla seconda solo vetture plug-in; alla terza, macchine con motore ibrido e termico, prevalentemente dei segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte).
Si è parlato anche di fondi rottamazione maggiorati del 50% per l’acquisto di vetture elettriche, questa casistica non è ancora stata definita. Urso ha però annunciato una maggiorazione del contributo statale per le famiglie con Isee (l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari) inferiore a 30.000 euro.
L’AUTO DA ROTTAMARE: FINO A EURO 4
La rottamazione è obbligatoria solo per chi intende acquistare macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. La vettura da demolire dev’essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. E deve essere di classe inferiore a Euro 5, ossia Euro 0, 1, 2, 3 o 4.
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Ufficio Stampa
Gualdi Motors